부산대학교 도서관

La legislazione romana sul diritto di associazione e sulla costituzione di collegi rappresenta un tema maggiore nella storia del diritto romano e della prassi amministrativa dell'impero. Il problema, la cui impostazione risale al Mommsen, si basa su fonti giuridiche e un ridotto numero di testimoniale epigrafiche. Si ritiene che il fondamento legislativo in materia fosse, in età imperiale, una lex Iulia, che vietava di costituire collegia senza specifica autorizzazione del senato: il rigore della lex Iulia sarebbe stato successivamente mitigato con una sorta di deroga in favore dei tenuiores, cui si concedeva di riunirsi in collegi sostanzialmente a scopo funerario, provvedimento che dai più veniva datato, sulle orme del De Robertis, in età claudia. L'articolo esamina tre diversi frammenti epigrafici di Ostia, due dei quali pertinenti ad una medesima iscrizione (uno già pubblicato, gli altri inediti), che conservano parzialmente copia di uno stesso testo, contenente una delibera del senato a seguito di una relatio dei consoli in carica nel Maggio-Giugno 121, i quali riferiscono al consesso una proposta imperiale concernente appunto, così sembrerebbe, la costituzione di collegia a scopo eminentemente funerario. Si tratterebbe dunque di quella disposizione generale, corrispondente alla deroga a favore dei tenuiores di cui parla la letteratura giuridica, di cui conosceremmo ora il promotore (l'imperatore Adriano) e la data. Questa ricostruzione consente ormai di contestualizzare e meglio comprendere la lex collegi Diane et Antinoi di Lanuvio, anch'essa di età adrianea, finora l'unico documento epigrafico che sembrava riferibile a quelle disposizioni. Si pubblica infine un ulteriore frammento, pure inedito, con parte del testo della lex costitutiva di un ignoto collegio, contenente disposizioni circa i funerali dei propri membri.