학술논문

Un caso apparentemente facile.
Document Type
VIDEO
Source
Subject
Language
Italian
Multiple Languages
Abstract
Si tratta di una co-produzione RAI-Istituto Luce volta a ricostruire un fatto di cronaca, un complesso caso giuridico riguardante un reato per truffa per il quale, nel 1964, venne condannato un presunto colpevole, Domenico Regalia. Protagonista del filmato l'avvocato difensore dell'imputato, Dante Pasotti, che, nonostante le indagini e le prove raccolte sull'innocenza del suo cliente nel corso del 1965, non riesce a scarcerare Domenico Regalia. La Cassazione reputa legalmente insufficenti le prove raccolte dall'avvocato.
1 - Un maresciallo dei carabinieri, seduto al tavolo del suo ufficio, interroga Regalia Domenico - interpretato da R. Mangano -
2 - il carabiniere prende da uno schedario e da uno scaffale del suo ufficio alcune pratiche
3 - il carabiniere legge i dati anagrafici dell'indiziato e lo informa dell'ordine di carcerazione per truffa emesso contro di lui
4 - primo piano di Regalia sorpreso dalla notizia
5 - una scheda con il nome Regalia è estratta da uno schedario
6 - una linea ferroviaria ripresa da un treno in corsa
7 - Domenico Regalia si lava le mani nel bagno di un treno in corsa
8 - lo studio di un avvocato con un tavolo pieno di incartamenti
9 - la facciata del palazzo di Giustizia di Milano
10 - l'avvocato difensore di Regalia, Dante Pasotti - interpretato da G. Piazza - viene intervistato sulla scalinata del palazzo
11 - l'intervista all'avvocato che racconta la vicenda dell'imputato accusato di truffa e il motivo della sua decisione a seguire il caso penale
12 - esterni del carcere di San Vittore a Milano
13 - Regalia, interrogato dall'avvocato Pasotti in una stanza, racconta del colloquio avuto in carcere con Ezio Reni, un truffatore
14 - il colloquio tra Ezio Reni - interpretato da G. Onorato - e Regalia nella cella del carcere
15 - Regalia continua a raccontare all'avvocato i particolari del colloquio
16 - Ezio Reni in cella racconta a Domenico Regalia le truffe compiute e la denuncia subita insieme ai suoi complici, tra i quali vi era un Regalia; Domenico Regalia rivela la sua identità al Reni che, però, gurdandolo attentamente in volto dichiara che il Regalia, suo compare, da lui conosciuto, era un'altra persona, più giovane; Reni conclude che è stato fatto un errore di persona
17 - l'avvocato Pasotti colloquia con un avvocato in uno studio: i due parlano del trasferimento nel carcere di Nuoro di Ezio Reni, importante testimone nella vicenda Regalia
18 - primo piano di Regalia che, informato dall'avvocato del trasferimento del Reni, dichiara la sua preoccupazione
19 - l'avvocato Pasotti, intervistato da un cronista nei pressi del palazzo di Giustizia di Milano, riassume il caso Regalia e dichiara di aver compiuto delle indagini personali
20 - veduta dall'alto di un centro abitato: San Carlo
21 - l'avvocato Pasotti, in automobile, giunge in un quartiere popolare della cittadina
22 - l'avvocato incontra, sulla porta di casa, Teresa Regalia - interpretata da A. Nicotra - moglie del presunto colpevole
23 - il colloquio tra i due in casa: l'avvocato chiede alla donna informazioni su Bartolomeo Regalia, figlio di Domenico
24 - l'avvocato cerca il barbiere Bartolomeo Regalia per una delle vie di San Carlo; un uomo gli si avvicina
25 - Teresa racconta all'avvocato che Bartolomeo non è suo figlio, ma un suo figliastro
26 - l'avvocato Pasotti incontra Bartolomeo Regalia - interpretato da Pino Caruso - nel suo negozio di barbiere
27 - l'avvocato interroga il giovane che evita di rispondere alle domande
28 - la casa di Teresa Regalia: la donna seduta in un angolo risponde alle domande dell'avvocato sulla vita di suo marito
29 - Bartolomeo Regalia seduto nel suo negozio
30 - Teresa, interrogata, parla del lavoro del marito
31 - Bartolomeo, interrogato dall'avvocato, racconta del suo ultimo incontro con il padre
32 - Teresa e l'avvocato discorrono in cucina; l'avvocato dichiara il suo proposito di dimostrare l'innocenza di Domenico Regalia ma gli servono prove
33 - Bartolomeo congeda in maniera brusca l'avvocato, dichiarando che lui non c'entra nulla con la faccenda del padre
34 - l'avvocato esce dal negozio
35 - un uomo, il signor Tavecchio - interpretato da F. Musazzi -, dirige, nel piazzale della fabbrica di mobili Valtorta, un trasloco di mobili
36 - l'avvocato Pasotti attende che il Tavecchio finisca il suo lavoro
37 - l'avvocato comincia a fare domande al dipendente della fabbrica
38 - il Tavecchio parla di Domenico Regalia come di un bravo, onesto operaio dello stabilimento
39 - l'avvocato ringrazia e saluta il signor Tavecchio per il suo aiuto
40 - l'automobile dell'avvocato esce dallo stabilimento
41 - l'avvocato Pasotti, intervistato sulle scale del palazzo di Giustizia di Milano, dichiara di aver voluto metter a fuoco, con le sue indagini, la personalità del suo cliente
42 - l'avvocato Pasotti entra in un bar cittadino
43 - primo piano del maresciallo dei carabinieri di Desio - interpretato da E. Liberti -, autore dell'arresto di Domenico Regalia
44 - il colloquio tra i due si svolge presso il bancone del bar: l'avvocato Pasotti riferisce della prova trovata sulla presunta innocenza di Domenico Regalia, della testimonianza del Reni che lo scagionerebbe
45 - il carabiniere risponde che, secondo il suo parere, non si tratta di un caso di omonimia, di un errore e rivela che Domenico Regalia di San Carlo, prima della condanna per truffa, era un pregiudicato
46 - Domenico Regalia in un ufficio è interrogato dall'avvocato Pasotti sul misfatto, un furto in caserma, da lui compiuto l'8 settembre del '43
47 - Domenico Regalia racconta del furto, cercando di giustificare la sua azione
48 - l'avvocato Pasotti, rivolgendosi al suo cliente, formula la sua ipotesi: il vero colpevole della truffa ha dato un falso nome, quello di Domenico Regalia; l'avvocato, seduto al tavolo dell'ufficio, esamina delle carte e dichiara al suo cliente di voler recarsi a Mortara dove la faccenda ha avuto inizio
49 - l'avvocato Pasotti intervistato sulle scale del Palazzo di Giustizia spiega il perchè della sua decisione di recarsi a Mortara, luogo della prima truffa a danno di un venditore di riso
50 - alcuni abitanti di Mortara discutono, raccolti in gruppi, in un cortile
51 - un uomo mostra una manciata di riso ad un gruppo di amici
52 - il signor Bonini, venditore di riso - interpretato da R. Mori -, varcata la porta-finestra di un edificio, esce sul cortile accompagnato da alcuni dipendenti che recano in mano vassoi di riso
53 - l'avvocato Pasotti, giunto a Mortara, cerca di avvicinare il signor Bonini
54 - l'avvocato informa il Bonini dell'arresto di Regalia che il venditore aveva denunciato per una truffa a suo danno; il Bonini esprime la sua soddisfazione per l'arresto, cercando di evitare altre domande da parte dell'avvocato; l'avvocato interviene mostrando al Bonini una fotografia del suo cliente; il Bonini non riconosce nella fotografia il Domenico Regalia che lo ha truffato; Bonini dichira che colui che gli firmò, truffandolo, l'assegno a vuoto, era più giovane, dimostrava trenta anni circa; l'avvocato chiede, dunque, al Bonini di testimoniare sull'errore compiuto
55 - Pasotti, intervistato all'ingresso del palazzo di Giustizia di Milano, racconta del suo ricorso alla cassazione e della seduta di revisione
56 - Regalia viene interrogato dal suo avvocato in un'aula di tribunale
57 - un pretore annuncia nell'aula suddetta l'inizio della seduta di revisione della prima causa intentata contro Regalia
58 - viene annunciato ed entra nell'aula il teste Lucio Bonini
59 - la testimonianza, sotto giuramento, del Bonini che, interrogato dal pretore sulla truffa subita, dichiara di non aver mai visto il Domenico Regalia presente in aula
60 - l'entrata di un altro teste: Marcello Luksic, colui che aveva fatto da mediatore del Bonini nella vendita della partita di riso al presunto Domenica Regalia
61 - il pretore legge il testo della denuncia fatta dal Luksic - interpretato da G. Polverosi - ai danni del compratore di riso rispondente al nome di Domenico Regalia; ma il Luksic non riconosce nell'imputato colui che aveva presentato al Bonini per l'acquisto del riso
62 - l'avvocato De Fortis - interpretato da L. Logli -, al termine dell'interrogatorio del Luksic, chiede l'assoluzione del condannato dal reato imputatogli
63 - l'avvocato Pasotti si alza e dichiara il suo accordo
64 - il pretore dichiara ai presenti nell'aula l'assoluzione di Domenico Regalia e toglie l'udienza
65 - Pasotti, al termine dell'udienza, si avvicina al suo difeso che dichiara il suo proposito di tornare a casa; il pretore si rivolge al Regalia per chiarirgli la situazione; il Regalia interrompe il pretore per esprimere il suo stato d'animo; il pretore si rivolge, quindi, all'avvocato Pasotti per chiedergli di chiarire la situazione al suo cliente; il Pasotti interviene spiegando al Regalia che, nonostante l'assoluzione, non può essere scarcerato in quanto è stata annullata solo una delle due condanne per truffa di cui il Regalia deve rispondere; l'avvocato cerca di tranquillizzare il suo cliente, agitatosi per la notizia ricevuta
66 - l'avvocato Pasotti, intervistato da un giornalista sulla scalinata del palazzo di Giustizia di Milano, dichiara, con tono polemico, di aver voluto difendere il suo cliente dopo l'annullamento della prima condanna, nonostante nessun compenso ricevuto, perchè il caso riguardava la vita di un innocente ritenuto colpevole; quindi, l'avvocato racconta, al microfono del cronista, delle indagini compiute per l'annullamento della seconda condanna
67 - l'avvocato incontra, nello studio di un estetista, Giuseppina Reni, moglie di Ezio Reni, presunto complice e compagno di cella di Domenico Regalia
68 - il colloquio tra i due: la moglie del Reni - interpretata da M. Bonfigli - racconta delle truffe compiute dal marito assieme ai complici, tra cui cita Domenico Regalia
69 - una cliente dell'estetista, in accappatoio, entra improvvisamente nello studio interrompendo il colloquio tra i due
70 - la signora Reni cerca di tranquillizzare la cliente e la fa uscire dalla stanza
71 - il colloquio tra i due riprende: la signora Reni rivela all'avvocato che Domenico Regalia le faceva la corte e che, per gelosia e vendetta, aveva denunciato il marito
72 - l'avvocato racconta alla donna dell'incontro avuto da Ezio con Domenico Regalia in carcere e della successiva dichiarazione d'innocenza del Regalia da parte di Ezio
73 - l'avvocato mostra, quindi, alla donna la foto del suo cliente; la signora Reni, stupita, conferma che il Domenico Regalia, complice del marito e da lei conosciuto, non è il Regalia della fotografia
74 - la Reni è colta, nel suo studio di bellezza, con un gruppo di clienti
75 - l'intervista al Pasotti sulle scale del palazzo di Giustizia di Milano: il Pasotti parla della non reperibilità di Teresa e Bartolomeo Regalia
76 - l'automobile di Pasotti si ferma in una via di Paderno Dugnano
77 - l'avvocato compra un giornale
78 - l'avvocato si avvia verso un palazzo di Paderno con l'insegna "doccie pubbliche"
79 - un giovane si asciuga i capelli all'interno di uno dei bagni pubblici
80 - l'avvocato entra nella sala d'attesa dei bagni pubblici ed incontra Teresa Regalia impiegata presso i bagni
81 - il colloquio tra i due: la donna rivela all'avvocato dove si è trasferito Bartolomeo Regalia; l'avvocato chiede alla donna del perchè tema Bartolomeo; Teresa racconta dei cattivi rapporti che corrono tra lei e Bartolomeo e, quindi, si allontana
82 - il passaggio di un'auto per le vie di un quartiere popolare e periferico di Milano
83 - l'avvocato Pasotti incontra Bartolomeo per una delle vie del quartiere suddetto
84 - il colloquio tra i due: Bartolomeo è restio a rispondere alle domande postegli dall'avvocato riguardo al padre
85 - Bartolomeo si congeda, sprezzante, dall'avvocato
86 - l'intervista del giornalista al Pasotti: l'avvocato racconta dell'incontro avuto nel carcere di Ventimiglia con uno dei presunti complici di Domenico Regalia e del fatto che, anche lui, non aveva riconosciuto il suo cliente, Domenico Regalia, nella fotografia mostratagli
87 - l'incontro dell'avvocato con il presunto complice in carcere: l'avvocato mostra all'uomo la fotografia del suo cliente e, quindi, una seconda fotografia, quella di Bartolomeo Regalia; l'uomo riconosce, in quest'ultima foto, il Domenico Regalia da lui conosciuto
88 - l'intervista all'avvocato sui gradini del palazzo di Giustizia di Milano continua: l'avvocato chiarisce che sua intenzione non era quella di trovare il vero colpevole ma di dimostrare l'innocenza del suo cliente
89 - Pasotti s'intrattiene a parlare del caso con un amico magistrato, scendendo una scala interna del palazzo di Giustizia; l'amico magistrato - interpretato da Bartolucci G. - gli espone il suo parere sul caso: i complici sono testimoni inattendibili per cui la loro testimonianza sull'innocenza del vero Domenico Regalia non rappresenta una prova sufficiente
90 - i due continuano a colloquiare scendendo le scale del palazzo
91 - lo scambio di pareri tra i due continua in automobile
92 - l'auto attraversa vie di Milano
93 - Pasotti rivela all'amico di aver trovato il vero colpevole con l'espediente delle due fotografie ma l'amico sottolinea il fatto che coloro che hanno indicato il colpevole in foto sono i complici del truffatore, cioè testimoni inattendibili
94 - il colloquio tra i due continua, con la formulazione di ipotesi sul possibile ruolo svolto da Domenico Regalia nella banda di truffatori, durante il pranzo al ristorante
95 - il magistrato chiude la conversazione con Pasotti dicendo che lui, in qualità di magistrato, potrebbe assolvere Domenico Regalia ma non è la Cassazione
96 - l'avvocato Pasotti incontra il direttore del carcere di Viterbo dove il suo cliente è stato trasferito
97 - Domenico Regalia viene condotto dall'avvocato che lo attende nell'ufficio del direttore del carcere
98 - l'avvocato saluta il suo cliente, lo rassicura sullo stato di salute della moglie, quindi gli suggerisce di fare il nome del vero colpevole
99 - Regalia tace
100 - l'avvocato gli chiede allora del colloquio avuto a San Vittore con il figlio Bartolomeo
101 - Regalia non risponde
102 - il direttore del carcere - interpretato da Parravicini Diego - si allontana dall'ufficio, dopo aver preso delle carte da un armadio
103 - l'avvocato Pasotti riferisce al suo cliente di aver fatto tutto il possibile, di aver preparato l'incartamento da passare ai giudici; formula, quindi, l'ipotetico colloquio avuto da Domenico con il figlio Bartolomeo; secondo l'avvocato, Domenico avrebbe deciso di proteggere il figlio, colpevole delle truffe, tacendo e rimanendo in carcere al posto suo
104 - Domenico Regalia risponde che importante, per lui, è la tranquillità di vita del figlio
105 - l'avvocato conclude, esponendo la sua intenzione di procedere, di sottoporre l'incartamento, da lui preparato sul caso, alla corte d'appello di Torino
106 - intervistato sulle scale del palazzo di Giustizia di Milano Pasotti racconta che risultato del suo ricorso è stato il seguente: Domenico Regalia rischia di scontare la pena per un reato che non ha commesso
107 - l'avvocato precisa, quindi, che a respingere il ricorso non è stata la corte d'appello ma la Cassazione
108 - l'avvocato mostra e legge all'intervistatore una copia della sentenza della Cassazione
109 - l'immagine fotografica di Domenico Regalia in carcere
110 - Pasotti spiega il responso negativo della Cassazione per insufficenza di prove
111 - il cronista chiede ulteriori chiarimenti sul caso
112 - una fotografia di Domenico Regalia
113 - l'avvocato conclude: esponendo la sua convinzione sull'innocenza di Domenico Regalia ed il suo parere sulla sentenza della Cassazione; spiegando il perchè le sue prove siano state ritenute legalmente insufficienti; e chiarendo quale tipo di prove sarebbe stato schiacciante
114 - l'avvocato chiude l'intervista sperando in una riforma del codice e dichiarando che, se il falso Domenico Regalia avesse assassinato qualcuno, il vero Regalia avrebbe scontato ingiustamente l'ergastolo.