학술논문

Macrolidi a lungo termine: effetti collaterali, controindicazioni e prospettive future.
Document Type
Article
Source
Rassegna di Patologia dell'Apparato Respiratorio. Sep2020, Vol. 35 Issue 3, p179-187. 9p.
Subject
Language
Italian
ISSN
0033-9563
Abstract
Negli ultimi anni vi è stata una crescente evidenza scientifica sull’efficacia dei macrolidi a lungo termine (eritromicina, claritromicina, azitromicina e roxitromicina) nella riduzione del numero di esacerbazioni in molte patologie polmonari croniche, con conseguente diffusione del loro utilizzo nella pratica clinica. Bisogna pertanto valutare i possibili effetti collaterali, l’eventuale insorgenza di ceppi batterici farmaco-resistenti e le controindicazioni. Gli effetti collaterali descritti nei principali studi sui macrolidi a lungo termine sono sostanzialmente sovrapponibili a quelli descritti per i cicli di breve durata; i più frequenti sono quelli gastrointestinali, tra gli altri ricordiamo ototossicità, epatotossicità, effetti cardiovascolari, cefalea e rash cutanei. Spesso l’incidenza di eventi avversi non mostra differenze significative tra gruppi attivi e placebo e non necessita di interruzione della terapia. Lo sviluppo di ceppi batterici con resistenza ai macrolidi è rilevato in molti studi con percentuali differenti, anche se non è ancora chiaro l’impatto clinico. Nelle precedenti review di questa serie abbiamo focalizzato la nostra attenzione sull’utilizzo dei macrolidi a lungo termine e a basso dosaggio nei pazienti con pneumopatie infettivo-infiammatorie (broncopneumopatia cronica ostruttiva e bronchiectasie), vogliamo tuttavia ricordare che il loro utilizzo è stato testato anche nelle pneumopatie infiltrative diffuse, seppur in piccole case series. In particolare ricordiamo l’utilizzo come agenti steroid sparing nella polmonite organizzativa e come agenti “immunomodulatori” nelle fasi accelerate della fibrosi polmonare idiopatica. [ABSTRACT FROM AUTHOR]

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